TERAMO – Per il parlamentare Cinquestelle Fabio Berardini e la capogruppo in consiglio Pina Ciammariconi, "è assolutamente inaccettabile che la Ruzzo Reti abbia annunciato l’ennesimo aumento delle bollette del 12,5%, che ripete quello del maggio 2018, quando i cittadini teramani hanno dovuto subire un aumento del 12% a fronte di servizi inesistenti". Falso, replica la società dell’Acquedotto che affonda nel sottolineare la superficialità del parlamentare e della consigliera teramani nel parlare di due aumenti in due anni. "Berardini dovrebbe sapere che già due anni fa l’Arera, che è l’Autorità deputata a farlo, aveva assunto nuove articolazioni tariffarie che imponevano un aumento alla Ruzzo Reti. Oggi – scrive nella secca risposta l’Acquedotto -, siamo arrivati al momento in cui dobbiamo adeguarci e di conseguenza nelle bollette la Cittadinanza troverà un aumento, che comunque ci mantiene ancora agli ultimi posti in Italia come costi". Berardini e la Ciammariconi, cavalcando l’onda di molti commenti negativi sui social a quanto riportato sui mezzi di informazione, si "auspicano che il sindaco D’Alberto si opponga con tutte le proprie forze a questo ennesimo aumento ingiustificato". La presidente della Ruzzo Reti aveva spiegato che "nella bolletta relativa al 4° trimestre, emessa a fine dicembre 2018, quindi con 7 mesi di anticipo, era stato spiegato che l’Arera (Autorità di regolazione per l’energia, reti e ambiente) aveva approvato la nuova struttura dei corrispettivi 2018 e 2019 per Ruzzo Reti spa e disposto le modalità di applicazione. E’ in base a ciò che si arriva, oggi, a partire dalla tariffa base del 2015 (che avrebbe dovuto subire ogni anno, cosa che non è stata, un incremento) alla cifra in più in bolletta". La Ruzzo Reti chiarisce anche che "il conguaglio degli importi riferiti all’anno 2018 potrà essere recuperato in un’unica soluzione dopo almeno 90 giorni dall’approvazione del provvedimento, mentre il conguaglio dell’anno 2019 potrà essere recuperato dopo 180 giorni dall’applicazione del conguaglio 2018". La Cognitti aveva tenuto a precisare inoltre che gli aumenti tariffari sono destinati notoriamente alla gestione delle reti idriche e sostenere il costo del personale. Resta la polemica con i Cinquestelle: "Stupisce che tra tante novità annunciate ieri in conferenza stampa – dicono all’Acquedotto ., in una vera e propria "azione trasparenza", l’onorevole e la consigliera colgano solo l’aspetto aumenti, e peraltro diano un’informazione sbagliata e scorretta. C’erano tanti spunti, tante notizie, frutto di lavoro attento e coscienzioso da cogliere, non comprendiamo la necessità di costruire e diffondere una notizia che non è tale perchè non corrisponde a realtà".
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